RUSSAMENTO: COME INTERVENIRE?
Chi di noi non ha mai preso in giro un familiare o un amico perché russava durante il sonno?
Quanti partners hanno cercato mille maniere per evitare il russare dell’altra metà?
Quanti litigi e dissapori familiari ha creato il russare?
In una tale situazione di disagio spesso non si sa come intervenire, attualmente si ha a disposizione un percorso terapeutico scientificamente molto valido.
La prima cosa che dobbiamo sapere è perché si russa?
Il russamento avviene perché durante il sonno l’aria, che introduciamo durante la respirazione, provoca il caratteristico rumore facendo vibrare gli organi e le strutture anatomiche che attraversa, quali il palato molle, l’ugola, la parete posteriore della gola, le tonsille, la lingua e l’epiglottide.
Se il fenomeno del russamento tende a cronicizzarsi è molto importante indirizzare il russatore da uno specialista in quanto si possono avere serie conseguenze per la salute di chi ne soffre ed il russare può essere il campanello d’allarme di due malattie importanti: la roncopatia cronica e la ancor più grave sindrome delle apnee del sonno o OSAS ( acronimo di: Obstructive Sleep Apnea Syndrome.)
Si inizia sempre dalla roncopatia cronica nella quale i pazienti russano in modo discontinuo, a volte con forte rumorosità e progressivamente tendono a presentare sintomi che sono indice di un sonno disturbato e di una ridotta ossigenazione dell’organismo quali : risveglio difficile, affaticamento mattutino, talvolta cefalea.
Nel tempo può gradualmente instaurarsi una vera e propria Sindrome delle Apnee del Sonno, nella quale il sonno del paziente è caratterizzato da continui cambiamenti di posizione, da frequenti risvegli (arousal), da agitazione, da forte e violento russamento interrotto da fasi di silenzio (apnee) in cui il soggetto non riesce a respirare e possono comparire “rantoli e boccheggiamenti” (choking e gasping).
Progressivamente compare una sintomatologia tipica caratterizzata da:
- Senso di “non aver riposato bene” al risveglio.
- Cefalea mattutina
- Difficoltà di concentrazione, con stanchezza durante il giorno
- Sonnolenza diurna e colpi di sonno
Meno di frequente:
- Vertigini, irritabilità, perdita di memoria
- Ansietà o depressione
- Diminuzione degli impulsi sessuali fino all’impotenza.
Le cause del russamento sono tantissime ed è importante ricordare che l’aria deve entrare dal naso che rappresenta la prima via respiratoria e non dalla bocca che è solo una via di emergenza.
Tra le cause abbiamo la deviazione del setto nasale e l’aumento di volume dei turbinati nasali, oppure le riniti vasomotorie.
Nei bambini abbiamo spesso ipertrofia delle adenoidi.
L’ ipertrofia della tonsilla palatina (aumento dimensionale), prolassi del palato molle e dell’ugola, macroglossia e epiglottide anatomicamente particolare possono essere altre cause.
Abbiamo poi tutta una serie di cause predisponenti:
- Micro-retro-gnazia (mento piccolo e spostato all’indietro)
- Collo corto e taurino
- Fattori ereditari (familiarità)
- Eccesso di peso (obesità)
- Abuso di cibo, alcool e tabacco
- Uso di sedativi e sonniferi
- Affaticamento e stress
- Alterazioni ormonali (ipotiroidismo)
I progressivi peggioramenti dell’evoluzione dalla roncopatia cronica alla OSA passano il più delle volte inosservati e vengono sfortunatamente notati solo dopo la comparsa di complicanze, a volte molto gravi.
E’ quindi importante non sottostimare un problema in apparenza innocuo che deve invece essere trattato precocemente per evitare il rischio di subire seri danni, che possono essere di tipo cardiocircolatorio ( ipertensione, aritmie che possono arrivare anche all’arresto cardiaco) o di tipo cerebrale ( tia, ictus).
Spesso abbiamo ansia, irritabilità , colpi di sonno improvvisi ,finanche impotenza, bronchiti croniche e diabete insulino dipendente
La diagnosi è volta a distinguere il russatore semplice dal russatore apnoico, a determinare ove esiste il danno anatomico responsabile del fenomeno ed a svelare l’esistenza di complicanze
La diagnosi preliminare è formulata mediante una idonea anamnesi con una raccolta dettagliata della storia clinica del paziente e con la compilazione di un questionario per evidenziare la sonnolenza diurna (scala di Epworth).
Si invia quindi dall’otorinolaringoiatra per una visita ed eventuale polisonnografia , tale esame consiste nella registrazione continua (simile a quella dell’holter elettrocardiografico o pressorio), durante il sonno del paziente, di diversi parametri fisiologici importanti per la valutazione e la diagnosi della roncopatia cronica e della OSAS: il flusso respiratorio nasale, il livello di saturazione dell’ossigeno del sangue, l’ECG, i movimenti respiratori toracici e addominali e l’intensità dei suoni emessi.
I dati registrati su una piccola scheda magnetica saranno poi riversati su un computer, analizzati in dettaglio e refertati.
La registrazione polisonnografica dura tra le 6 e le 7 ore. E’ possibile la registrazione anche al domicilio del paziente.
Ancora più valida è la Sleep Endoscopy attualmente l’unico esame che consente di valutare con certezza il sito ostruttivo responsabile dei rumori del russamento e delle apnee del sonno (palato, tonsille, base lingua, parete ipofaringea, epiglottide) , l’handicap è che l’esame si esegue in sedazione profonda eseguita dall’anestesista che riproduce le condizioni del sonno naturale.
L’esame consente anche di valutare l’efficacia della manovra di avanzamento mandibolare (pull up) per capire se nel paziente può essere utile un semplice apparecchio ortodontico (oral device), simile al bite per il bruxismo, per risolvere o migliorare il problema o se siano necessari altri interventi sul palato o su altri organi (base lingua, faringe, laringe).
Ad oggi la letteratura è unanimemente concorde nel ritenere che i presidi odontoiatrici sono importanti per il trattamento dell’OSAS, nelle situazioni di grado lieve o medio.
L’odontoiatra ha strumenti, e può avere competenze, per trattare il russamento e l’apnea notturna sia nell’adulto sia nel bambino; inoltre può avere un ruolo importante per l’influenza che hanno le protesi odontoiatriche rimovibili ed il bruxismo con il sonno.
Gli “ Oral Appliances ” (OA) sono stati utilizzati per il controllo delle alte vie aeree sin dall’inizio dello scorso secolo.
Fondamentale è la motivazione del paziente
Non è possibile trattare un paziente OSAS adulto con un dispositivo intraorale senza che questi abbia compreso l’importanza ed il valore degli obbiettivi terapeutici. Senza questo passaggio la collaborazione sarà ridotta o assente. Per questo motivo è importante applicare modelli e tecniche di comunicazione come il counselling.